DELL'UNIVERSITÀ
DEGLI STUDI
OGGETTO:
Relazione finale della Commissione
giudicatrice della procedura di valutazione comparativa per LA COPERTURA N.1 POSTO DI PROFESSORE
UNIVERSITARIO DI RUOLO DI I FASCIA PRESSO L’UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MODENA E
REGGIO EMILIA – SEDE DI MODENA PER IL SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS07,
BANDITA CON DECRETO N. 389 DEL 9 LUGLIO 2002 E PUBBLICATA NELLA GAZZETTA
UFFICIALE N. 54 - 4^ SERIE SPECIALE - DEL 9 LUGLIO 2002
Magnifico
Rettore,
la
Commissione giudicatrice della procedura di valutazione comparativa di cui
all'oggetto a conclusione dei suoi lavori, si onora di presentare alla M.V.
Ill.ma la relazione finale.
La
Commissione, nominata con decreto n. 553 del 30 ottobre 2002,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale – 4^ Serie speciale n. 90 del 15 novembre
2002, nelle persone di:
-
Prof. Bruno
Veneziani |
Ordinario
di Diritto del
lavoro |
|
presso
l’Università di
Bari; |
|
PRESIDENTE |
-
Prof. Gian Guido
Balandi |
Ordinario
di Diritto del
lavoro |
|
presso
l’Università di
Ferrara |
|
COMPONENTE |
-
Prof. Alessandro
Garilli |
Ordinario
di Diritto del
lavoro |
|
presso
l’Università di
Palermo |
|
COMPONENTE |
-
Prof. Giampaolo
Loy
|
Ordinario
di Diritto del
lavoro |
|
presso
l’Università di
Cagliari; |
|
COMPONENTE |
-
Prof. Luisa
Galantino |
Ordinario
di Diritto del
lavoro |
|
presso
l’Università di
Modena e Reggio Emilia |
|
COMPONENTE
CON FUNZIONI ANCHE |
|
DI
SEGRETARIO VERBALIZZANTE |
preso
atto che, ai sensi della normativa vigente, il termine del presente procedimento
è fissato nella data del 15 maggio 2003,
dichiara
-
di avere
effettuato la prima seduta in via telematica il giorno 18 dicembre
2002;
-
di
essersi successivamente riunita
nelle seguenti di date: 23 gennaio 2003, ore 10,00 seconda seduta; 7 febbraio
2003, ore 9,00 terza seduta.
-
Nel
corso della prima seduta la Commissione ha constatato che hanno
fatto domanda di partecipare alla procedura di valutazione comparativa n. 11
candidati.
La
Commissione ha quindi proceduto ad eleggere il Presidente nella persona del
Prof. Bruno Veneziani ed il Segretario nella persona della Prof. Luisa
Galantino.
Ognuno dei membri ha dichiarato quindi di non avere
alcun rapporto di parentela o affinità entro il quarto grado incluso né fra loro
né con i candidati
Esaminato il bando della presente procedura di valutazione comparativa e
rilevato che essa si articola, come disposto dall’art.4, d.P.R. 23.3.2000, n.
117, nella valutazione dei titoli e delle pubblicazioni scientifiche dei
candidati che rivestono la qualifica di professore associato, nonché,
limitatamente ai candidati che non rivestono detta qualifica, in una prova
didattica concorrente anch’essa alla valutazione comparativa, la Commissione ha
rilevato che i criteri di valutazione dei curricula dei candidati e delle
pubblicazioni scientifiche, ai sensi dell’art. 4, del d.P.R. 23.3.2000, n. 117,
sono i seguenti:
a) originalità ed innovatività della
produzione scientifica e rigore metodologico;
b) apporto individuale del candidato
nei lavori in collaborazione;
c) congruenza della complessiva
attività del candidato con le discipline ricomprese nel settore scientifico
disciplinare per il quale è bandita la procedura;
d) rilevanza scientifica della
collocazione editoriale delle pubblicazioni e loro diffusione all'interno della
comunità scientifica;
e) continuità temporale della
produzione scientifica in relazione alla evoluzione delle conoscenze nello
specifico settore disciplinare.
La Commissione ha quindi rilevato
che a tal fine si farà ricorso, ove possibile, a parametri riconosciuti in
ambito scientifico internazionale.
La Commissione
ha poi rilevato che costituiscono, in ogni caso, titoli da valutare
specificatamente nelle valutazioni comparative, ai sensi di quanto disposto
dall’art. 4, del d.P.R. 117/2000:
a) l'attività didattica
svolta;
b) i servizi prestati negli Atenei e
negli Enti di ricerca italiani e stranieri;
c) l'attività di ricerca, comunque
svolta, presso soggetti pubblici e privati italiani e
stranieri;
d) i titoli di dottore di ricerca,
la fruizione di borse di studio finalizzate ad attività di ricerca, la fruizione
di assegni o contratti di ricerca;
e) l'organizzazione, direzione e
coordinamento di gruppi di ricerca;
f) il coordinamento di iniziative in
campo didattico e scientifico svolte in ambito nazionale ed
internazionale.
La Commissione, quindi, letti i
criteri sopra indicati, ha deciso di attenervisi, ai fini della valutazione
comparativa dei candidati, nella medesima graduazione formulata dal
legislatore.
La
Commissione, per quanto riguarda la prova didattica – che deve constare in una
lezione di 45 minuti e che deve essere sostenuta dai candidati che non rivestono
la qualifica di professore associato –
ha stabilito i seguenti criteri e modalità di
valutazione:
-
la
prova didattica verterà su argomento scelto dal candidato tra tre temi, estratti
a sorte dal candidato stesso da un elenco di cinque temi, individuati dalla
Commissione tra le materie costituenti il settore scientifico disciplinare IUS07
- Diritto del lavoro;
-
la
prova si svolgerà 24 ore dopo la scelta del candidato;
-
nella
valutazione si terrà conto dei seguenti criteri, secondo la graduazione di
seguito indicata:
a)
completezza, criterio riferito alla
esaustività della esposizione;
b)
articolazione, criterio riferito
alla struttura ed alla sequenza degli argomenti di cui si compone la
lezione;
c)
chiarezza, criterio riferito alla
intelligibilità ed alla fluidità dell’esposizione orale;
d)
persuasività, criterio riferito
all’efficacia dell’esposizione della materia oggetto della
lezione;
ricchezza e congruità dei richiami
dottrinali e giurisprudenziali, criteri riferiti alla valutazione del corredo di
riferimenti portati dal candidato a sostegno e completamento della propria
esposizione
Tali criteri sono stati consegnati al responsabile del procedimento, il
quale ne ha assicurato la pubblicità presso la sede del Rettorato e della
Facoltà di Giurisprudenza, per oltre 7 giorni prima della prosecuzione dei
lavori della Commissione;
Nella seconda seduta la Commissione, preso
atto della rinuncia dei candidati Piera Campanella, Vito Leccese,
Pasquale Chieco, Carlo Pisani, Paolo Pascucci, ha proceduto all’apertura
dei plichi contenenti le domande presentate dai concorrenti, verificandone la
correttezza e completezza, ed all’esame dei titoli e delle pubblicazioni da
ciascuno possedute. I componenti della Commissione hanno dato atto che si tratta
di pubblicazioni per la maggior parte già note ai commissari, in quanto
pubblicate su riviste o in volumi di agevole reperibilità e di ampia diffusione
in campo nazionale, o in quanto già precedentemente inviate ai commissari
medesimi da parte dei candidati.
La
Commissione quindi, ha accertato la presenza del candidato Prof. Sandro Mainardi
convocato ritualmente per procedere al sorteggio del tema oggetto della prova
didattica; la Commissione ha invece constatato l’assenza della candidata Laura
Lanzi, anch’essa ritualmente convocata per la medesima finalità. La Commissione,
considerato che entro le 24 ore da concedersi per la preparazione della prova
orale non sarebbe stata in grado di terminare la valutazione dei titoli e delle
pubblicazioni di tutti i candidati, come richiesto dall’art. 8 del bando della
presente valutazione comparativa, all’unanimità ha deciso di aggiornarsi per la
prosecuzione dei lavori al giorno 7 febbraio 2003, ore 9 negli stessi locali del
Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ha
comunicato al candidato Prof. Mainardi che il sorteggio dell’argomento della
prova didattica si sarebbe svolto lo stesso giorno 7 alle ore 10; il Prof.
Mainardi ha preso atto e rinunziato formalmente ai termini, come risulta da
dichiarazione allegata al verbale della seconda seduta.
Nella
terza seduta la Commissione ha preso atto della rinuncia dei
candidati Sandro Mainardi e Alberto Pizzoferrato (come
da comunicazioni inviate al Rettore e al Presidente della commissione, allegate
al verbale della terza seduta) e della
candidata Laura Lanzi (assente, nonostante la rituale convocazione, il
giorno 23 gennaio 2003, data fissata per procedere al sorteggio del tema oggetto
della prova didattica), che vanno ad aggiungersi ai candidati Piera
Campanella, Vito Leccese, Pasquale Chieco, Carlo Pisani, Paolo Pascucci,
che già avevano presentato rinuncia in precedenza.
La
Commissione quindi, preso altresì atto che non sono risultati presenti candidati
privi della qualifica di professore associato, per i quali la normativa di
riferimento –art. 4 del d.P.R. 117/2000 - prevede l’espletamento della prova
didattica, ha formulato
per ciascun
candidato – in base alla valutazione del curriculum, dei titoli e delle
pubblicazioni che ciascun commissario ha provveduto ad esaminare - i seguenti giudizi, individuali e
collegiali, in conformità ai criteri e secondo le modalità fissati nella
precedente seduta:
Candidato:
Giuseppe
Pellacani
1)
Ricercatore in Diritto del lavoro nell’Università degli studi di Modena dal 1°
luglio 1995.
Ricercatore
confermato a far data dal 1° luglio 1998.
Professore
associato di Diritto del lavoro
nell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dal 1° novembre
2001.
2)
Insegnamenti a titolo di supplenza: Diritto della previdenza sociale, nel Corso
di laurea in Giurisprudenza Università degli studi di Modena dal 1998 al 2001;
Diritto della previdenza sociale, nel Corso di D.U. per consulenti del lavoro
dell’Università degli studi di Modena nell’anno accademico 1999-2000; Diritto
del lavoro, nel corso di Laurea in giurisprudenza per gli Allievi ufficiali
Carabinieri dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dall’a.a.
2000-2001. Insegnamenti come titolare: Diritto della previdenza sociale per il corso di laurea in Scienze
giuridiche e per il corso di laurea in Scienze della consulenza del lavoro
nell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, a partire dall’a.a.
2001-2002.
3) Ha
svolto continua attività di ricerca tradottasi nelle pubblicazioni di cui
all’elenco prodotto ai fini concorsuali.
Ha partecipato come componente a numerose ricerche nazionali, finanziate
dal Miur (ricerche 40%; Cofin), come da curriculum. Nel 1998-2000 partecipa alla
ricerca finanziata dal Ministero del lavoro su La normativa di tutela delle
condizioni di lavoro: valutazioni esegetiche, indagini critiche e riscontri
applicativi. Dal 1° settembre 1998, nell’ambito dei un programma finanziato
dal CNR, ha sviluppato presso la Hamline University Graduate Law School (St.
Paul, Minnesota, Usa) una ricerca su Il diritto della riservatezza
nell’ordinamento statunitense.
4) E’
dottore di ricerca in Diritto sindacale e del lavoro dal
1996.
5) E’
coordinatore dell’Unità di ricerca dell’Università di Modena e Reggio Emilia,
nell’ambito del programma di ricerca Cofinanziato dal Miur (COFIN 2000 –
Coordinatore nazionale prof. Giuseppe Ferraro), sul tema Azionariato dei
dipendenti e democrazia economica.
6) Dal
2000 fa parte della redazione della Rivista informatica Italian Labour Law
Journal (ILLeJ).
Presenta
due monografie: La tutela delle creazioni intellettuali nel rapporto di
lavoro, Torino, 1999; e Autonomia individuale e rapporto di lavoro. La
divergenza fra il programma contrattuale ed il concreto atteggiarsi del
rapporto, Torino, 2002.
Presenta
altresì oltre trenta contributi fra saggi, articoli su rivista e su libro,
nonché note a sentenza. Fra i più rilevanti si segnalano: L'applicabilità
dello Statuto dei lavoratori ai rapporti di lavoro con le pubbliche
amministrazioni, in Il rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche
amministrazioni, a cura di Galantino, Cedam, Padova, 1994; I riflessi
della qualità sui sistemi di inquadramento, sulle categorie legali e sulla
mobilità interna, in Qualità e rapporto di lavoro, a cura di
Galantino, Giuffrè, Milano, 1995; I termini per gli adempimenti, in La
sicurezza del lavoro, a cura di Galantino, Giuffrè, Milano, 1996; Il
lavoro temporaneo: nozione e struttura del rapporto. l’attività di fornitura di
prestazioni di lavoro temporaneo: la struttura del contratto; l’ambito di
applicazione della tipologia; i soggetti. (Artt. 1, 2, 8, 11), in Il
lavoro temporaneo e gli altri strumenti di promozione dell’occupazione, a
cura di Galantino, Giuffrè, Milano, 1997; L’efficacia nel tempo del contratto
collettivo. L'ultrattività del contratto collettivo, e L’efficacia
nel tempo del contratto collettivo. La retroattività del contratto
collettivo, in Diritto del lavoro. Commentario diretto da F. Carinci,
Vol. I, Le fonti. Il diritto sindacale, a cura di C. Zoli, Utet, Torino,
1998; La parità di trattamento fra lavoratori nella giurisprudenza della Suprema Corte
dopo il secondo intervento delle Sezioni unite, in Dir. lav.,
1998; L’impugnazione delle sanzioni disciplinari, in Processo del
lavoro e rapporto alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, a cura di
Perone, Sassani, CEDAM, Padova, 1999; Il lavoro temporaneo: nozione e
struttura del rapporto, in Galantino (a cura di), La disciplina del
lavoro temporaneo, Giuffrè, Milano, 2000; Il contratto di fornitura di
lavoro temporaneo: struttura ed ambito di operatività. I soggetti
abilitati all'attività di fornitura di prestazioni di lavoro temporaneo.
Le imprese utilizzatrici e il lavoratore temporaneo in Galantino (a cura
di), La disciplina del lavoro temporaneo, Giuffrè, Milano, 2000; La
contrattazione collettiva nell’impiego pubblico dopo il d.lgs. n. 396/1997:
l’efficacia nel tempo, in Lav. pubbl. amm., 2000, n. 5/2000; Il diritto alla riservatezza del
lavoratore nell’ordinamento giuridico
statunitense, in Dir. lav., 2000, I; La ripartizione
dell’obbligazione lavorativa in capo a più lavoratori: spunti ricostruttivi sul
job sharing o lavoro ripartito, in Mass. giur. lav., 2001, n.
3.
Giudizi
individuali
Commissario
prof. Gian Guido Balandi:
Dottore
di ricerca nel 1996, dall’anno precedente (1995) ricercatore presso la facoltà
di Giurisprudenza dell’Università di Modena, ruolo nel quale è confermato nel
1998; dal 2001 è Professore associato di Diritto della previdenza sociale presso
la stessa facoltà (idoneità conseguita nel 2000). Ha svolto attività didattica con
l’incarico di supplente, dopo la conferma come ricercatore oltre a numerosi
altri incarichi didattici in corsi di Diploma e di formazione organizzati da
vari enti. Ha partecipato ad
attività di ricerca a finanziamento locale e nazionale oltre che a congressi e
convegni nazionali e internazionali.
Tutta l’attività didattica e di ricerca è stata svolta nel quadro di
discipline perfettamente riconducibili al settore scientifico disciplinare
(IUS07 Diritto del lavoro) per il quale è stata bandita la presente valutazione
comparativa.
Presenta
36 lavori pubblicati (più 3 in corso di pubblicazione), tra i quali due
monografie (del 1999 e del 2002), numerosi contributi a volumi collettivi (13,
in prevalenza commentari di recente legislazione), alcune note a sentenza e
contributi a convegni internazionali.
L’insieme dei lavori “minori”, tutti pubblicati in riviste o volumi
collettivi scientificamente accreditati, presenta come caratteristica dominante
una buona informazione ed una significativa capacità espositiva dei contenuti
normativi commentati.
La prima
monografia si compone di sette capitoli e indaga in termini assai approfonditi
le molteplici situazioni connesse all’ attività intellettuale di creazione che,
nell’ attualità scientifica e tecnologica, può avere una pluralità di oggetti,
non sempre riconducibili alle “invenzioni” intese in senso tradizionale. Per questo, anche il panorama giuridico
di riferimento spazia oltre i confini del diritto del lavoro affrontando anche
attuali aspetti del diritto della proprietà intellettuale. In questo studio il candidato dimostra buona padronanza
nell'impiego del metodo giuridico, approfondita conoscenza della materia,
accuratezza espositiva e la prospettazione di soluzioni interpretative non prive
di originalità.
La più
recente monografia affronta invece il ben più complesso tema dell’autonomia
individuale nel rapporto di lavoro, sub specie di divergenza fra il
programma contrattuale ed il concreto atteggiarsi del rapporto. Essa si articola
in quattro capitoli nei quali viene esaminato il ruolo della volontà delle
parti, nei capitoli I e III, sotto gli angoli di visuale dell’inderogabilità,
indisponibilità e tassatività del tipo e poi delle varie opzioni sul metodo di
qualificazione. Il II capitolo
approfondisce invece il tema della subordinazione e della complessa
individuazione della fattispecie, mentre l’ultimo propone una ricostruzione
dell’inquadramento dogmatico dell’oggetto principe dello studio, ossia la
situazione di divergenza tra contratto e concretezza del
rapporto.
Lo
studio affronta un tema “ostico” in ragione di un orientamento abbastanza
omogeneamente schierato della giurisprudenza e di una dottrina che, anche nei
pochi casi in cui non è allineata con la giurisprudenza, fornisce risposte – a
detta dell’autore – “piuttosto schematiche” (p. 206). L’analisi procede con sicurezza,
indagando fino al più remoto dettaglio, ma sempre guidando attentamente il
lettore, cimentandosi con una vastissima dottrina (si veda la bibliografia
universale posta in fine al testo), ed una altrettanto nutrita
giurisprudenza. Non manca
originalità alla trattazione, soprattutto laddove combina ricostruzioni già
affermatesi presso parte della dottrina – la distinzione ad es. tra volontà
negoziale e mero nomen iuris - con precise esperienze dell’ordinamento
giuslavorista, come nel cap. IV.
Nel
complesso, la monografia segnala la compiuta maturazione dello studioso che, per
l’insieme dei titoli didattici e scientifici, può sicuramente essere preso in
considerazione per l’idoneità nella presente valutazione comparativa.
Commissario
prof. Alessandro Garilli:
Il
candidato, dottore di ricerca in Diritto sindacale e del lavoro, è ricercatore
di Diritto del lavoro dal 1995, e professore associato dal 2001. Ha partecipato
a numerose ricerche nazionali su temi lavoristici. Dal 1999 è docente di Diritto
della previdenza sociale presso la Facoltà di giurisprudenza dell’Università di
Modena e Reggio Emilia, dapprima come supplente e successivamente come
professore di ruolo. Presenta circa quaranta pubblicazioni, tra cui spiccano due
monografie, rispettivamente su La tutela delle creazioni intellettuali nel
rapporto di lavoro (Torino, 1999) e su Autonomia individuale e rapporto
di lavoro. La divergenza tra il programma contrattuale ed il concreto
atteggiarsi del rapporto (Torino, 2002). La prima (che riprende alcune
analisi precedenti, e si serve della ricerca compiuta per il conseguimento del
titolo di dottore di ricerca) costituisce il più ampio, approfondito ed
originale esame della non facile tematica della protezione dell’attività
inventiva del lavoratore, disciplinata da testi normativi assai risalenti, ma
che assume una significativa
rilevanza nell’attuale modello produttivo, caratterizzato dalla sempre più ampia
applicazione delle capacità creative del lavoratore dipendente. La seconda
affronta la tematica centrale della qualificazione del rapporto di lavoro,
concentrando l’attenzione sulla necessità di inquadrare la fattispecie
contrattuale sulla base dell’effettiva volontà delle parti, che può risultare
soltanto dall’accurata analisi del concreto svolgersi del rapporto. Entrambi i
lavori denotano originalità e padronanza del metodo, capacità analitica ed
espositiva, con attenzione particolare alla realtà effettuale delle relazioni
giuridiche.
La
produzione minore, centrata soprattutto sulle tematiche attinenti alla
disciplina del rapporto di lavoro, conferma il giudizio positivo sulla raggiunta
maturità scientifica del candidato.
Commissario
prof. Giampaolo Loy:
Il
candidato, professore associato di Diritto della previdenza sociale presso la
facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena, è stato ricercatore di diritto del lavoro nella stessa
facoltà a partire dal 1993, ed è dottore di ricerca in diritto sindacale e del
lavoro.
Documenta
un’ampia attività didattica.
L’attività
scientifica del candidato è costituita da due monografie e da alcune decine di
altre pubblicazioni prevalentemente su temi attinenti al rapporto di lavoro che,
in parte riprendono alcuni temi che troveranno sistematizzazione nelle
successive monografie.
La prima
monografia La tutela delle creazioni intellettuali nel rapporto di lavoro
è del 1999. La seconda Autonomia individuale e rapporto di lavoro. La
divergenza tra il programma contrattuale ed il concreto atteggiarsi del
rapporto è del 2002.
La prima
monografia tratta il tema in maniera esaustiva, procedendo ad una completa ricostruzione dell’istituto sia
sotto il profilo storico che, ed è questa la parte di maggiore interesse, per le
prospettive poste dalle più recenti modifiche del rapporto di lavoro, con
risultati condivisibili ed originali.
La
seconda monografia Autonomia individuale e rapporto di lavoro. La divergenza
tra il programma contrattuale ed il concreto atteggiarsi del rapporto
affronta con rigore metodologico, capacità ricostruttiva e chiarezza di
esposizione, un delicato tema attinente alla qualificazione del rapporto. Qui
l’autore esprime in maniera originale le proprie opzioni ritenendo che si debba
inquadrare la fattispecie sulla base della volontà delle parti, non desumibile
però dal semplice nomen iuris, ma alla luce delle modalità di svolgimento
del rapporto di lavoro.
La
produzione del candidato possiede tutte le caratteristiche di completezza e di
originalità tali da potergli sicuramente riconoscere la maturità scientifica
necessaria al riconoscimento della sua idoneità al
concorso.
Commissario
prof. Luisa Galantino:
La
produzione scientifica del candidato si presenta cospicua, temporalmente
continua e caratterizzata da originalità, coerenza argomentativa e finezza
costruttiva. In particolare, la prima opera monografica sulla tutela
delle creazioni intellettuali nel rapporto di lavoro, denota sicura capacità di
raccordare sul piano sistematico la materia nelle sue diverse sfaccettature
(distinzione tipologica delle invenzioni, determinazione dell'equo premio…) e
nelle nuove prospettive determinate dall'evoluzione tecnologica, le quali hanno
trovato echi importanti anche nella giurisprudenza. Convincenti e innovativi si
profilano i risultati raggiunti in chiave ricostruttiva all’interno dell’opera,
che si segnala, inoltre, per chiarezza espositiva e per accuratezza della
ricerca, anche in una dimensione interdisciplinare.
La
seconda monografia – incentrata su tematiche fondamentali del diritto del lavoro
e del diritto civile – dà prova della completa maturazione delle capacità e
delle attitudini scientifiche del candidato. Infatti la materia, ampia e di non
facile inquadramento sistematico, viene affrontata con rigore metodologico,
autonomia valutativa, coerenza argomentativa. L’opera – sempre assistita da una
non comune nitidezza espositiva – giunge a risultati sempre convincenti e
innovativi.
I
numerosi scritti minori confermano le qualità del candidato, tra le quali, non
ultime, vanno segnalate la vastità degli interessi e la capacità di collaborare
in opere collettanee su tematiche di attualità.
Notevole
risulta essere l’attività didattica.
Commissario
prof. Bruno Veneziani:
Dottore
di ricerca in diritto sindacale e del lavoro,ricercatore dal 1995 (confermato
nel 1998) presso la Facoltà di giurisprudenza della Università di Modena e
Reggio Emilia, ove svolge dal 2001 la funzioni di professore associato di
Diritto della Previdenza sociale,
titolo conseguito nel 2000; presente anche in veste di interventore
e relatore in convegni nazionali ed internazionali, coordinatore di unità
di ricerca, attivo nelle sue funzioni istituzionali.
Il
candidato presenta una produzione scientifica caratterizzata da continuità,
quantità e vastità di interessi.
I
saggi presentati scandiscono con regolarità annuale un arco di tempo di
quasi dieci anni, essi sono pubblicati su riviste nazionali e da case
editrici accreditate
nell'ambiente scientifico da tempo.
La
produzione di articoli e saggi denota l'interesse del candidato per temi rilevanti del diritto del rapporto
individuale di lavoro (licenziamento individuale e collettivo, lavoro
interinale, sanzioni disciplinari, tutela della riservatezza,
job-sharing) e del diritto sindacale (ultrattività e retroattività
del contratto collettivo, dialogo sociale e contrattazione collettiva europea,
contrattazione collettiva nel pubblico impiego, globalizzazione dei mercati
e internazionalizzazione dei rapporti di lavoro). Una particolare
attenzione viene dedicata, in saggi quantitativamente cospicui ai problemi del
lavoro pubblico (applicabilità dello statuto dei lavoratori alla P.A. , 100
pagine, 1994) e alla disciplina giuridica delle invenzioni del
lavoratore (1995, 46 pp.). Nel
primo lavoro monografico sullo stesso tema con il titolo La tutela delle
creazioni intellettuali nel rapporto di lavoro, il tema – affrontato più
dalla dottrina commercialista che lavorista – viene sviluppato, con qualche
sovrabbondanza espositiva , in tutte le sua implicazioni dottrinali e
giurisprudenziali diligentemente ricostruite.
Spicca
nella continuità della produzione
scientifica la seconda monografia, dedicata al ruolo della autonomia
individuale nella costruzione del contratto di lavoro. Il lavoro viene
programmaticamente focalizzato su di un tema particolarmente sentito dalla
dottrina e dalla giurisprudenza che riguarda la divergenza o non conformità
della dinamica con cui si manifesta concretamente il rapporto rispetto al
programma negoziale voluto inizialmente dalle parti. A fronte delle opzioni
dottrinali e giurisprudenziali che in sede applicativa ed interpretativa seguono l'uno o l'altro degli
orientamenti, (prevalenza del nomen iuris dato all'accordo rispetto
al concreto atteggiarsi del rapporto o viceversa) l'autore argomenta in
modo convincente a favore della soluzione intermedia che consiste nella
osservazione del contenuto del contratto, analizzando la relazione
funzionale tra le due obbligazioni
per cogliere la causa dell’intera fattispecie contrattuale di lavoro
intesa come funzione economico individuale della stessa.
La produzione
scientifica, anche se talvolta appesantita da qualche ripetizione, va dunque
positivamente valutata per padronanza argomentativa, corretto uso della
dogmatica, originalità delle soluzioni proposte, proprietà e completezza
delle fonti dottrinali e giurisprudenziali.
Il
candidato merita pienamente il giudizio di idoneità.
Giudizio
collegiale
Il
candidato, già dottore di ricerca in Diritto sindacale e del lavoro, ricercatore
di Diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena
e Reggio Emilia, professore associato dal novembre 2001 nella stessa Università,
ove è titolare del corso di Diritto della previdenza sociale, sempre attivo nei
suoi impegni istituzionali, coordinatore di unità di ricerca, presenta una serie
di scritti caratterizzati da continuità, quantità e vastità di interessi e da
due monografie. La produzione del candidato – congruente con le discipline
comprese nel settore scientifico disciplinare e pubblicata su riviste e presso
case editrici accreditate nella comunità scientifica – testimonia capacità di
cogliere gli aspetti più problematici del diritto del lavoro, originalità delle
soluzioni proposte, abilità ricostruttive, completezza delle fonti dottrinali e
gurisprudenziali, rigore metodologico e chiarezza espositiva. La Commissione
unanime ritiene che il candidato meriti pienamente un giudizio di
idoneità.
Candidato:
Stefania
Scarponi
1)
Professore associato di Diritto del lavoro dal 1992, presso la Facoltà di
giurisprudenza dell’Università di Trento. Ricercatrice di Diritto del lavoro
nell’Università di Bologna dal 1980.
2)
Titolare del corso di Diritto del lavoro presso la presso la Facoltà di
giurisprudenza dell’Università di Trento, negli anni accademici
1992-1996.
Titolare
del corso di Diritto sindacale presso la presso la Facoltà di giurisprudenza
dell’Università di Trento, dal 1997.
Affidataria,
per supplenza, del corso di Diritto del lavoro presso la Facoltà di Scienza
della Formazione dell’Università di Bologna, dall’anno accademico
1999-2000.
Titolare
dell’insegnamento di Diritto del lavoro presso la Scuola superiore di diritto
amministrativo e scienza dell’amministrazione (SPISA), dell’Università di
Bologna dall’anno accademico 1992-1993.
3) Ha
svolto attività di ricerca tradottasi nella pubblicazione dei contributi di cui
all’elenco prodotto ai fini concorsuali.
E’ stata
esperta giuridica del Ministero del lavoro negli anni
1993/1995.
E’ stata
responsabile scientifica e relatrice a numerosi convegni ed incontri di studio
in Italia e all’estero.
4) Non
risulta aver conseguito il titolo di Dottore di ricerca.
5)
Responsabile del progetto di ricerca nazionale MURST 1998-2000 su Tecniche di
tutela del lavoratore subordinato e ruolo degli ordinamenti
sopranazionali.
6) E’
componente del comitato di redazione delle riviste: Lavoro e diritto;
Quaderni di diritto del lavoro e relazioni industriali; Rivista giuridica del
lavoro.
Presenta
le seguenti monografie: Riduzione e gestione flessibile dell’orario di
lavoro, Milano, 1988; Rappresentatività e organizzazione sindacale
(ed. provv. Elios s.r.l. Bologna, 2002).
E’
autore di diversi saggi in tema sia di diritto sindacale che di disciplina del
rapporto individuale di lavoro, tra cui si segnalano: Modelli di
organizzazione sindacali, in Lav. Dir., 1991, n. 3; La nozione di
discriminazione, in Il diritto diseguale, a cura di Gaeta e Zoppoli, Torino,
1992; La riduzione dell’orario di lavoro tra vecchi e nuovi modelli, in
Lav. Dir., 1994, n. 4; La recente disciplina in materia di orari di
lavoro: l’inizio di una riforma ?, in Lav. Dir., 1998; Il
dialogo tra giudice comunitario e giudice nazionale alla luce della direttiva
sul trasferimento d’azienda, in Scritti in onore di F. Mancini,
Milano, 1998; Luci ed ombre dell’accordo in materia di lavoro a tempo
parziale, in Riv. Giur. lav., 1999, I; Rappresentanze nei luoghi
di lavoro, in Il lavoro alle dipendenze delle amministrazioni
pubbliche, Commentario diretto da Carinci e D’Antona, Milano, 2000; La
disciplina in materia di pari opportunità, in Il lavoro alle dipendenze
delle amministrazioni pubbliche, Commentario diretto Carinci e D’Antona,
cit.; La rappresentatività sindacale nel settore pubblico e nel settore
privato fra autonomia e
convergenze, in Riv. Giur. lav., 2000, I; Questioni in tema di
trasposizione dell’accordo europeo sul lavoro a tempo parziale, in Dir.
Rel. Ind., n. 1/2001; Il lavoro delle donne fra produzione e
riproduzione: profili costituzionali e citizenship, in Lav. Dir.,
2001, n.1.
E’ stata
curatrice di opere collettanee.
Giudizi
individuali
Commissario
prof. Gian Guido Balandi:
Laureata
in Giurisprudenza all’Università di Bologna, la candidata ha ricoperto presso
questa Università il ruolo di ricercatore dal 1980; dal 1992 è professore
associato di Diritto del lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Trento dove è stata titolare dell’insegnamento di Diritto del
lavoro (1992-1996) e attualmente di Diritto sindacale (dal 1997); svolge anche
la supplenza di Diritto del lavoro presso la facoltà di Scienza della formazione
dell’Università di Bologna nonché per contratto l’insegnamento della stessa
materia presso la Scuola superiore di Diritto amministrativo e Scienza
dell’amministrazione dell’Università di Bologna. E’ attualmente (dal 1992-93) componente
del Collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Diritto comunitario e
comparato del lavoro, sede amministrativa l’Università di Ferrara; la attività
didattica della candidata è quindi di sicuro rilievo. Partecipa al comitato di
redazione di tre riviste giuridiche ad ampia diffusione: Lavoro e Diritto;
Quaderni di diritto del lavoro e relazioni industriali; Rivista giuridica del
lavoro e della previdenza sociale.
E’ stata responsabile di un progetto di ricerca nazionale con
finanziamento 40% (1998-2000), nonché responsabile scientifico ed organizzatrice
di numerosi convegni e seminari, presso l’Università di Trento e in un caso
presso il Ministero del lavoro.
Ha collaborato con il Ministero del lavoro in qualità di componente del
Collegio istruttorio del Comitato nazionale pari
opportunità.
L’attività
di ricerca della candidata si è sviluppata costantemente e con continuità lungo
tutto l’arco della sua carriera accademica; le tracce principali lungo le quali
hanno avuto corso le ricerche e gli studi sono stati i seguenti. L’orario di lavoro, cui è stata dedicata
la prima monografia del 1988 e alcuni contributi come autrice e come curatrice;
il divieto di discriminazione e la promozione delle pari opportunità uomo-donna,
ancora con saggi e con partecipazione a convegni anche internazionali;
l’organizzazione sindacale e la rappresentatività, oggetto della seconda
monografia, presentata per questa valutazione comparativa in edizione
provvisoria, ed anche di numerosi altri saggi ed interventi a convegni o
contributi ad opere collettive.
Tutte
gli scritti presentati sono connotati da una significativa dimensione
comparatistica e soprattutto da un’attenta considerazione dei profili di diritto
comunitario, al quale sono anche specificamente dedicati alcuni
contributi.
Tutti
gli scritti “minori” – alcuni peraltro anche di considerevole dimensione – sono
caratterizzati da un’eccellente conoscenza della materia, trattata con sicura
dottrina e scrittura fluida e sempre misurata.
Le
monografie, ampie e complete quanto ad apparato bibliografico e
giurisprudenziale, elaborano la materia in oggetto con sicuro metodo scientifico
e non secondari tratti di originalità di approccio e di
esiti.
In
particolare, la più risalente monografia su Riduzione e gestione flessibile
dell’orario di lavoro (1988) si segnala, a distanza di ben tre lustri, per avere
conservato un considerevole interesse.
Nell’approfondire l’affiancarsi, nella regolamentazione dell’orario di
lavoro all’originaria finalità di tutela della salute del lavoratore di quelle
di sostegno all’occupazione, lo studio affronta temi che avrebbero occupato il
successivo dibattito giuslavoristica quali la flessibilità in senso lato e la
comparsa e la diffusione dei c.d. lavori atipici. Non c’ è dubbio che questo perdurante
interesse mostra l’eccellente stoffa nella quale era stato tagliato il libro,
confermata anche da successivi interventi sullo stesso tema, quale relatrice in
un importante convegno internazionale e da alcuni scritti pubblicati in
commentari o su riviste.
La più
recente monografia, pur nella non ancora completa edizione presentata, tratta,
in una sequenza di cinque capitoli tutti gli aspetti connessi alla
rappresentatività e all’organizzazione sindacale. In particolare, è offerta una
ricostruzione sistematica dell’impiego delle varie “nozioni” di
rappresentatività nell’ordinamento statuale, ponendone in risalto dunque la
varietà di significato in relazione agli ambiti e, soprattutto, alle funzioni di
volta in volta assegnate: da quella istituzionale a quella – fondamentale e per
più versi caratterizzante – relativa alla stipulazione dei contratti collettivi
– con efficacia ancora variabile tra il diritto comune, l’ultra partes,
la tendenziale erga omnes. Non sono tralasciate la specialità
registrabili nell’impiego alle dipendenze delle pubbliche amministrazione o
nella concertazione sociale o, ancora, nella contrattazione collettiva sui
generis in ambito comunitario.
Il rapporto tra rappresentatività e organizzazione, evocato dal titolo e
cui è espressamente dedicata la seconda parte non ancora disponibile, è comunque
già impostato nei cinque capitoli in termini di sicura
originalità.
Il
lavoro si distingue per l’approfondimento con il quale tratta ogni tema
affrontato, nel quadro di una sistematicità che esaurisce tutti gli aspetti
teorici senza perdere di vista lo sviluppo complessivo dell’argomentazione, in
ciò sostenuta da una scrittura sempre misurata e chiara. Il metodo giuridico,
pur nella difficoltà della trama del diritto “senza legge” sindacale, vi è
limpidamente impiegato La completezza dei riferimenti dottrinali e della
giurisprudenza delle Alte Corti è certificazione di un impegno di studio non
comune e l’originalità di talune prospettazioni conferma la piena maturità
scientifica conseguita dalla candidata. La quale pertanto può essere presa
positivamente in considerazione per un giudizio di idoneità nella presente
valutazione comparativa.
Commissario
prof. Alessandro Garilli:
La
candidata, già ricercatrice dal 1980, dal 1992 è professore associato presso
l’Università di Trento, nella quale è stata titolare fino al 1996 del corso di
Diritto del lavoro, e dal 1997 di quello di Diritto sindacale. Ha organizzato
convegni e seminari nazionali ed internazionali sulla materia, dei quali ha poi
curato la pubblicazione degli atti.
Presenta
un discreto numero di pubblicazioni, e due monografie, dal titolo Riduzione e
gestione flessibile dell’orario di lavoro (Milano 1988) e
Rappresentatività ed organizzazione sindacale (Bologna 2002 -
quest’ultima in edizione provvisoria). La prima affronta in modo articolato la
non facile tematica del tempo del rapporto di lavoro, esaminando in particolare
l’interrelazione tra la disciplina legale e quella contrattuale di questo
fondamentale istituto. La seconda monografia, ancora in edizione provvisoria,
conferma le doti della candidata nella capacità di ricostruzione sistematica di
una materia ancora non assestata nell’ordinamento positivo italiano, ed offre
soluzioni originali, sempre convincenti e ben argomentate.
La
produzione minore si sviluppa, oltre che sulle tematiche oggetto delle
monografie, su argomenti relativi al rapporto tra diritto comunitario e diritto
interno, con particolare attenzione agli interventi della corte di giustizia.
Tra i saggi minori particolare attenzione merita l’accurata analisi degli
orientamenti della Corte di Giustizia in materia di trasferimento di azienda,
pubblicata negli studi in onore di Gino Giugni.
La
produzione scientifica della candidata, pur se concentrata su una non grande
varietà di temi, dimostra attenzione ed accuratezza dell’analisi giuridica, con
sicura cognizione delle complesse interrelazioni tra il piano legislativo e
quello dell’autonomia collettiva, conducendo ad un giudizio di piena maturità
scientifica.
Commissario
prof. Giampaolo Loy:
La
candidata è professore associato di diritto del lavoro presso l’Università di
Trento a partire dal 1992, precedentemente, a partire dal 1980, è stata
ricercatrice di diritto del lavoro.
Documenta
una ampia attività didattica ed una frequente partecipazione ad attività
scientifiche nazionali ed internazionali attinenti alla materia oggetto della
valutazione comparativa.
La
produzione scientifica di carattere non monografico non è limitata ai soli temi
poi trattati nelle monografie, e si fa spesso apprezzare per la sua
qualità.
La
prima monografia Riduzione e gestione flessibile dell’orario di lavoro è
del 1988. La seconda Rappresentatività ed organizzazione sindacale è del
2002 e sembra destinata ad essere ulteriormente in una sua nuova
versione.
Tutta
la produzione della candidata è connotata da una forte capacità argomentativa,
resa ancora più efficace per l’impostazione sistematica (sopratutto delle due
monografie) e per la capacità espositiva. Tali doti, unitamente ai frequenti
spunti di originalità presenti nella produzione scientifica della candidata, si
fanno maggiormente apprezzare per il fatto che non sempre la ricerca della
candidata si è potuta avvalere di una dottrina sufficientemente
assestata.
L’attività
scientifica della candidata, per l’ampiezza della materia trattata, per
l’originalità nella trattazione, per le capacità ricostruttive, spesso per la
puntualità e l’eleganza del linguaggio, denota una sicura maturità scientifica
più che sufficiente per il riconoscimento dell’idoneità nella valutazione
comparativa.
Commissario
prof. Luisa Galantino:
La
produzione della candidata si segnala per continuità, varietà di interessi e
tensione verso soluzioni innovative. Nella prima monografia, in tema di gestione
flessibile dell’orario di lavoro, la candidata affronta la tematica in esame con
rigore metodologico, chiarezza espositiva e capacità di offrire soluzioni
coerenti con il quadro sistematico referenziale, anche quando questo appare di
complessa ricostruzione sul piano delle fonti, nell’ambito di una prospettiva
legale e contrattuale non priva di incongruenze.
La
seconda monografia, allo stato in edizione provvisoria, conferma l’attitudine
della candidata a confrontarsi con temi fondamentali posti al centro del
dibattito giulavoristico e, al contempo, la sua piena capacità di offrire una
coerente sistemazione della materia, pervenendo a soluzioni
convincenti.
I
contributi minori si distinguono per l’eterogeneità degli interessi dimostrati e
il rigore di metodo, spaziando dal diritto sindacale a quello propriamente del
lavoro, tanto pubblico quanto privato.
L’esperienza
didattica è apprezzabile.
Commissario
prof. Bruno Veneziani:
Già
ricercatrice di Diritto del lavoro presso l’Università di Bologna, professoressa
associata di diritto del lavoro dal 1992 (confermata nel 1995) presso la
Facoltà di Giurisprudenza della Università di Trento ove, dopo essere stata
titolare dell'insegnamento di diritto del lavoro (1992-1996), attualmente
impartisce il corso di diritto sindacale dal 1997. Sempre attiva nei suoi
impegni istituzionali, essa è componente di comitati di redazione di riviste
giuslavoristiche, è responsabile scientifica ed organizzativa di convegni
anche internazionali.
La
candidata presenta una produzione scientifica che si qualifica per
continuità temporale e vastità di interessi , che riguardano i problemi
cruciali e più attuali del diritto
del lavoro individuale e collettivo nazionale e comunitario. I temi
analizzati in commenti a leggi e saggi ,spesso di cospicue dimensioni,
riguardano la discriminazione e le pari opportunità (1992, 36 pp.), la tutela
del lavoro femminile (1995, 22 pag.), il trasferimento di azienda (1998, 40
pagine), il tempo parziale nella prospettiva europea (1998; 27 pp.). Oggetto di
più continua attenzione e accurata riflessione è il tema della
rappresentanza dei lavoratori sia nel settore del lavoro privato che in quello
pubblico, al quale viene dedicata una serie di saggi cospicui per quantità ed
apprezzabili per consapevolezza ed analisi critica (1991, 1996, 1998, 2000).
Altresì rilevante ed apprezzabile appare lo sforzo compiuto dalla candidata di
approfondire la riflessione attraverso un lavoro di maggiore respiro. La prima
monografia, infatti, è dedicata alla "Riduzione e gestione flessibile del tempo
di lavoro" (1988) e rappresenta una delle prime analisi sulla riduzione e
flessibilizzazione dell'orario di lavoro. Essa è apprezzabile non solo per il
corretto impiego delle categorie civilistiche e della metodologia
interdisciplinare, per la attenzione alle analisi sociologiche ed alle
opzioni di politica sindacale ma anche per la originalità delle
argomentazioni proposte ai fini della interpretazione di alcuni punti cruciali
della disciplina legislativa
(in particolare a proposito della alternatività e non concorrenza
dei limiti giornaliero e settimanale dell'orario previsti dalla legge del 1923).
La seconda monografia ancora
in ed. provvisoria affronta il complesso rapporto tra organizzazione sindacale e
criterio della maggiore rappresentatività, analizzati nel quadro del
principio del pluralismo sindacale garantito dalla costituzione italiana.
Il tema viene sviluppato analizzando i quesiti che pone all'interprete il frequente rinvio
legislativo alla qualità delle organizzazioni investite di funzioni
rappresentativo- contrattuali nei settori privato e pubblico. L'esame del tema si svolge
nella convinzione che- diversamente da quanti ne sostengono la reciproca
estraneità- le categorie della
rappresentanza civilistica e della rappresentatività siano contigue nella
misura in cui sono destinate a ricomporre gli interessi diversi e parziali in
una unica volontà. La rassegna critica delle teorie e delle soluzioni dottrinali e giurisprudenziali, anche e
soprattutto costituzionali, inducono l'A. a prospettare, sia pure in via
provvisoria, un intervento statale
regolatore delle procedure di individuazione del soggetto rappresentativo ma
rispettoso del canone fondamentale ex art.39 Cost.
La
produzione scientifica della candidata, pubblicata su riviste e presso case
editrici accreditate nell’ambiente scientifico, testimonia una notevole maturità
nella percezione della evoluzione del diritto del lavoro e dei suoi profili
problematici, sia nazionali che comunitari, la padronanza dell'argomentazione e
della analisi giuridica, la completezza dei riferimenti bibliografici e la
notevole chiarezza espositiva. La candidata merita pienamente un giudizio
di idoneità.
Giudizio
collegiale
La
candidata, già ricercatrice di Diritto del lavoro presso l’Università di Bologna
e, a partire dal 1992, professore associato di Diritto del lavoro presso
l’Università di Trento - ove attualmente è titolare del corso di Diritto
sindacale – sempre attiva nei suoi impegni istituzionali, responsabile di un
progetto di ricerca nazionale Murst presenta una serie di scritti caratterizzati
da continuità e novità di interessi e da due monografie di cui la più recente in
provvisoria. La produzione scientifica della candidata - congruente con le
discipline comprese nel settore scientifico disciplinare e pubblicata su riviste
e presso case editrici accreditate nella comunità scientifica – testimonia una
notevole maturità nella percezione dell’evoluzione del diritto del lavoro e dei
suoi profili problematici sia nazionali che comunitari, originalità e rigore
metodologico, completezza dell’informazione, chiarezza espositiva. La
Commissione unanime ritiene che la candidata meriti pienamente un giudizio di
idoneità.
Candidato:
Alberto
Tampieri
1)
Professore associato di Diritto del lavoro nella Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Modena e Reggio Emilia dal novembre
2001.
Ricercatore
di Diritto del lavoro dal dicembre 1993 all’ottobre 2001 nella suddetta
Facoltà.
Componente
per un triennio accademico, quale rappresentante dei ricercatori, del Consiglio
di amministrazione dell'Università di Modena, nonché della delegazione di parte
pubblica per la contrattazione decentrata.
2) Ha
svolto la seguente attività didattica nella Facoltà di Giurisprudenza
dell’Università di Modena e Reggio Emilia:
- per
affidamento: Diritto sindacale nel c.d.l. in Giurisprudenza (dall’a.a. 1996/97
all’a.a. 2000/2001); Diritto del lavoro nel c.d.l. in Giurisprudenza e in
Scienze giuridiche (dall’a.a. 2000/2001 ad oggi); Diritto del lavoro nel Diploma
universitario per Operatore giudiziario (a.a. 1997/98);
- per
supplenza: Diritto del lavoro nel Diploma universitario per Operatore
giudiziario (a.a. 1998/99); Diritto delle comunità europee nel Diploma
Universitario di Consulente del lavoro (a.a. 1997/98); Diritto del lavoro
(modulo: Il nuovo ruolo della contrattazione collettiva) nella Scuola di
specializzazione per le professioni legali (a.a.
2001/2002).
Titolarità:
insegnamento di Diritto sindacale nel c.d.l. in Giurisprudenza e in Scienze
giuridiche (dall’a.a. 2001/2002).
Ha
svolto altresì attività didattica per la disciplina di Diritto amministrativo
del lavoro nella Scuola diretta a fini speciali per Consulenti del lavoro della
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia (a.a.
1994/95).
3) Ha
svolto attività di ricerca tradottasi nella pubblicazione dei contributi di cui
all’elenco prodotto ai fini concorsuali, ha partecipato a progetti di ricerca
finanziati con fondi MURST (40% e 60%) e con altri fondi ministeriali (Ministero
del lavoro) o di Ateneo.
Ha
tenuto relazioni e interventi a convegni e incontri di studio su temi di diritto
del lavoro e sindacale.
4) Non
risulta aver conseguito il titolo di dottore di ricerca.
5) Non risulta
aver coordinato gruppi di ricerca.
6) E’
componente del comitato di redazione della Rivista Il diritto
dell’economia.
Presenta
le seguenti monografie: Contrattazione
collettiva e potere disciplinare nel lavoro pubblico (Giuffrè, Milano,
1996), Sicurezza sul lavoro e modelli di
rappresentanza (Giappichelli Torino, 1999); La tutela privilegiata del
credito di lavoro (ed. provv., Modena, 2002).
Tra gli
scritti più significativi si segnalano: Il regime sanzionatorio del licenziamento
illegittimo (DL, 1992), L'interpretazione autentica dei contratti
collettivi,, in LD, 1995;
La nuova disciplina sanzionatoria del contratto a termine, in Galantino
(a cura di), Il lavoro temporaneo e nuovi strumenti di promozione
dell’occupazione, Milano, 1997; Le
rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza, nel Commentario di diritto del
lavoro a cura di F. Carinci, Torino, 1998, vol. I; La nuova
giurisdizione in materia di lavoro pubblico, in LPA, 1998; Profili individuali e collettivi della
sicurezza del lavoro, in LD, 1999; Costituzione del rapporto e tutela della
riservatezza del lavoratore,
in QDLRI, Torino, 2000; Profili generali dell’attività sindacale di
tutela del consumatore, in DL, 2000; Azione sindacale e contrattazione
collettiva nella tutela delle condizioni di lavoro, in RGL, 2001;
Continuità e innovazione nel nuovo contratto nazionale delle dirigenza
scolastica, in LPA, 2002.
Giudizi
individuali
Commissario
prof. Gian Guido Balandi:
Dall’anno
1993 è ricercatore presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Modena; dal 2001 è Professore associato di Diritto del lavoro presso la stessa
facoltà. Ha svolto attività
didattica nei corsi di laurea e di Diploma, e in precedenza presso scuole
dirette a fini speciali, presso la stessa Università dal 1993, e di formazione
organizzati da vari enti. Ha
partecipato ad attività di ricerca a finanziamento locale e nazionale oltre che
a congressi e convegni nazionali e internazionali. Tutta l’attività didattica e di ricerca
è stata svolta nel quadro di discipline perfettamente riconducibili al settore
scientifico disciplinare (IUS07 Diritto del lavoro) per il quale è stata bandita
la presente valutazione comparativa.
Presenta
45 pubblicazioni, delle quali 3 in corso di pubblicazione (nn. 42-44), tre
attinenti a materie appartenenti ad altro raggruppamento scientifico
disciplinare (nn. 1-3). Delle
restanti, 2 sono monografie pubblicate (1996 e 1999), una in edizione
provvisoria (n. 45); tra gli altri scritti, alcuni sono di dimensione davvero
ridotta (ad es. gli interventi a congressi nn. 32 e 40, o alcune rassegne, nn.
39 e 41), altri sono riconducibili alle trattazioni svolte in sede monografica
(nn. 13 e 23 per la prima monografia), (nn. 11, 12, 15, 22, 25 e 36 per la
seconda), (nn. 26 e 38 per la terza); alcuni infine sono partecipazioni a volumi
collettivi e documentari. Nel
complesso comunque gli scritti minori mostrano continuità di impegno, varietà di
interessi, buona capacità di sintesi e chiarezza
espositiva.
La
prima monografia, pur nelle contenute dimensioni, tratta con accuratezza il
complesso tema delle sanzioni disciplinari nel lavoro pubblico vista dal
particolare angolo di visuale della contrattazione collettiva. Chiarezza espositiva ed esaustività
della trattazione contraddistinguono questo primo lavoro che risente ancora di
una certa frammentarietà nell’ impostazione.
La
seconda monografia affronta il tema della sicurezza sul lavoro ripercorrendo,
nei cinque capitoli in cui si articola, le principali questioni proposte dalla
duplice dimensione, individuale e collettiva, della tutela di questo
fondamentale bene di rilievo costituzionale. Accuratezza sistematica e conoscenza
degli aspetti salienti si accompagnano ad una buona capacità di raccordare
soluzioni generali e situazioni specifiche – si veda il quarto capitolo nel
quale si disegna la tutela della sicurezza in situazioni anche non standard –
attingendo a soluzioni interessanti.
La
monografia in edizione provvisoria affronta il tema della tutela privilegiata
del credito di lavoro da numerosi punti di vista. Dopo aver molto succintamente disegnato
la prospettiva costituzionale (dove accoglie una teoria di collegamento tra gli
articoli 36 e 38 che oltre ad essere assai risalente non è significativamente
argomentata), traccia, sulla scorta principalmente della giurisprudenza, il
tragitto che – come recita il titolo – percorre il credito di lavoro dal regime
comune alla tutela privilegiata. Il
II capitolo è dedicato ad una analisi particolarmente dettagliata dell’
obbligazione retributiva e specialmente al problema dell’ inquadramento tra i
crediti di valuta o di valore.
Quest’ ultimo profilo è trattato con particolare accuratezza a partire
dal quadro civilistico di riferimento per finire con un ampio resoconto
dottrinale e giurisprudenziale.
Anche gli accessori del credito di lavoro – svalutazione e interessi –
sono egualmente trattati in un quadro di riferimento estremamente ampio e
verosimilmente completo. L’ analisi
si sposta poi, a completamento del quadro precedentemente tracciato, a
ripercorrere l’ alternativa tra disciplina ordinaria e regole speciali a
proposito dei crediti previdenziali (cap. IV). Il cap. V infine è dedicato ad un
profilo particolare quale il divieto di cumulo tra rivalutazione e interessi,
nelle previsioni legislative e negli interventi della Consulta. Chiudono il volume una vastissima
bibliografia (22 pagine !) e un interessante e certamente utile “Guida ai
principali orientamenti giurisprudenziali”. Quest’ ultimo lavoro monografico,
coerentemente peraltro con le precedenti monografie e i lavori “minori” segnala
un’ evidente progressione nella maturazione di questo attento e diligentissimo
studioso nonché scrittore chiaro e dotato di efficace sintesi espositiva, il
quale deve però ancora attingere i livelli di elaborazione critica ed originale
che consentano un pieno giudizio di idoneità.
Commissario
prof. Alessandro Garilli:
Il
candidato, professore associato dal novembre 2001 di Diritto del lavoro nella
Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia, è stato
ricercatore nella stessa facoltà dal dicembre 1993 all’ottobre 2001 nella
suddetta Facoltà.
Dall’anno
accademico 1997/1998 ha tenuto numerosi corsi presso la Facoltà di appartenenza,
alla quale si è accompagnata una rilevante attività di ricerca, finanziata sia
da fondi ministeriali che di ateneo.
Presenta
tre monografie su Contrattazione
collettiva e potere disciplinare nel lavoro pubblico (Milano, 1996), Sicurezza sul lavoro e modelli di
rappresentanza (Torino, 1999); La
tutela privilegiata del credito di lavoro (ed. provv., Modena, 2002), e
numerosi contributi minori, sia su argomenti oggetto degli studi monografici,
sia su questioni attinenti alla disciplina più generale del rapporto di lavoro e
dell’organizzazione sindacale.
La
prima monografia, pubblicata prima del definitivo assestamento della materia
intervenuto nel 1998, esamina sinteticamente l’interrelazione tra il potere
disciplinare del datore di lavoro pubblico e la contrattazione collettiva, alla
quale la riforma del 1993 ha attribuito compiti assai rilevanti, e denota, pur
nella sua brevità, capacità argomentativa e ricostruttiva. La seconda monografia
affronta il problema della sicurezza sui luoghi di lavoro sotto il profilo
dell’intervento sindacale, proponendo un’interessante ricostruzione della
questione sia nel lavoro pubblico, sia in quello privato. La terza monografia,
ancora in versione provvisoria, concentra la sua attenzione sulla tutela
privilegiata del credito di lavoro, sul piano sostanziale e su quello
processuale, ed analizza le forme di tutela approntate dall’ordinamento in
favore dei lavoratori, con particolare attenzione all’elaborazione
giurisprudenziale, esaminata nelle sue oscillanti valutazioni.
Il
completamento di quest’ultimo lavoro potrà consentire un giudizio di piena
maturità scientifica del candidato.
Commissario
prof. Giampaolo Loy:
Il
candidato è Professore associato di Diritto del lavoro presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di
Modena, dopo essere stato ricercatore nella stessa facoltà a partire dall’anno
1993. Documenta un’ampia attività didattica ed una partecipazione alle
iniziative scientifiche relative alla materia.
Presenta
un’ampia produzione scientifica costituita da tre monografie e da numerosi saggi
relativi sia al rapporto di lavoro che al diritto
sindacale.
La
prima monografia Contrattazione collettiva e potere disciplinare nel lavoro
pubblico è del 1996, la seconda
Sicurezza sul lavoro e modelli di rappresentanza è del 1999, la terza
La tutela privilegiata del credito di lavoro, del 2002 appare in versione evidentemente
destinata ad essere ulteriormente approfondita ed
ampliata.
Tutti
i lavori denotano, pur nella diversità dei temi e nell’ampiezza della
trattazione, buone capacità ricostruttiva e risultano ampiamente argomentati, con
significativi riferimenti dottrinali e giurisprudenziali. Sopratutto nella
seconda monografia, vengono prospettate alcune interessanti elaborazioni sia per
quanto riguarda il settore pubblico che quello privato.
Nella
terza monografia La tutela privilegiata del credito di lavoro, infine, si
apprezza un interessante e talvolta originale elaborazione dei profili
sostanziali e processuali relativi alla tutela privilegiata del credito di
lavoro, con ampio riferimento alla giurisprudenza. Tutto ciò denota un sicuro
progresso di maturazione scientifica, che potrebbe già compiersi con l’imminente
completamento dell’opera in oggetto.
Commissario
prof. Luisa Galantino:
La
produzione scientifica del candidato – che comprende due monografie già
pubblicate ed una terza in edizione provvisoria – si caratterizza per
l’attinenza a temi di diritto sia sindacale, sia del lavoro privato e
pubblico.
In
particolare, la monografia sul potere disciplinare nel lavoro pubblico offre una
attenta e puntuale sistemazione dell’istituto, in riferimento tanto al quadro
normativo che alle previsioni contrattuali, proponendo, durante la c.d. “prima
privatizzazione” del lavoro pubblico, soluzioni di chiara originalità, riprese
anche dalla successiva dottrina.
La
seconda monografia tratta in modo ampio ed esaustivo il ruolo del sindacato
nella gestione della sicurezza. Essa muove dalla premessa del rilievo sia
individuale che collettivo della sicurezza sul lavoro, individuandone nel
sindacato, nella contrattazione collettiva, nelle rappresentanze lo strumento di
garanzia e di attuazione. L’analisi, sempre svolta con lucidità e chiarezza,
unisce il pregio della completezza a quello della sintesi ed è caratterizzata da
profili innovativi.
La
monografia in edizione provvisoria sulla tutela privilegiata del credito di
lavoro, che, con uso accorto e corretto degli strumenti di analisi giuridica,
ricostruisce in modo sistematico la tematica in esame alla luce dei principi
civilistici e degli interventi giurisprudenziali, conferma appieno le doti
scientifiche del candidato già messe in luce nei precedenti
lavori.
Gli
scritti minori si caratterizzano per varietà di interessi, continuità
nell’impegno scientifico e originalità delle soluzioni.
Assolutamente
adeguata è l’esperienza maturata nell’attività didattica.
Commissario
prof. Bruno Veneziani:
Professore
associato presso la Facoltà di Giurisprudenza della Università di Modena e
Reggio Emilia dal 2001, ove ha svolto intensa attività didattica ed ove
attualmente insegna Diritto del lavoro e Diritto sindacale. Ha effettuato anche
una intensa attività formativa a favore delle istituzioni
universitarie.
Il
candidato presenta una produzione scientifica caratterizzata da continuità
in un arco di tempo che va dal 1989 al 2002, e composta da 8 saggi di media
lunghezza e da una maggioranza di scritti di più limitato respiro , composta da
note a sentenza e brevi riflessioni sui temi analizzati. Si tratta di un
complesso di interventi che abbraccia, in
un modo vario per qualità e quantità, alcuni degli aspetti del diritto
del lavoro individuale e collettivo nei settori privato e pubblico. L'autore si
è diffuso maggiormente
nell'esame del tema della contrattazione collettiva nella P.A. (1994,32
pp.), della interpretazione del contratto collettivo (1995, 20 pp.) e sulla
tutela della salute nella P.A.(1995, 34 pp.), sulla disciplina dei licenziamenti
individuali (1993, 25 pp:),ancora sulla sicurezza sul lavoro (1999, p.25), sulla
tutela della privacy (2000, p.26), sulla azione sindacale e contrattazione
collettiva nella tutela delle condizioni di lavoro (2001, 24 pp.). I saggi
appaiono pubblicati in riviste e da case
editrici accreditate a livello nazionale.
Nel
primo lavoro monografico pubblicato nel 1996 (Contrattazione collettiva e
potere disciplinare nel lavoro pubblico) l'A. fissa le coordinate generali del tema
delle fonti del potere disciplinare nel lavoro pubblico. Nella seconda
monografia del 1999 , dedicata a Sicurezza sul lavoro e modelli di
rappresentanza lo sforzo dell'autore è quello di indagare nella trama dei
rapporti tra normativa sulla sicurezza , con riferimento particolare al
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, e le altre forme di
rappresentanza dei dipendenti nei luoghi di lavoro. Il terzo lavoro monografico
del 2002 appare in veste , si presume, provvisoria, e si occupa della tutela
privilegiata dei crediti di lavoro. In quest'ultima monografia lo sforzo dell'A.
si concentra sulla collocazione che ha la specifica esigenza di tutela dei
crediti di lavoro tanto
nell'ordinamento pubblicistico che in quello privatistico, sulla analisi
degli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali relativi alla
qualificazione del credito di lavoro come credito di valuta o di valore, sulla
identificazione dei crediti previdenziali come crediti ordinari o speciali. Nel
complesso vanno apprezzati tanto l'impegno profuso con costanza e continuità nella
attività di ricerca che l'ampiezza dei temi con i quali
si è misurato il candidato. Tuttavia non può non rilevarsi come la sua
produzione si presenti prevalentemente come una diligente rassegna di
opinioni dottrinali e tendenze giurisprudenziali. Anche se il suo ultimo lavoro
monografico si apprezza per la
padronanza della problematica e per
l'intento analitico, seppure in qualche punto ancorato ad una minuziosa
ricognizione delle elaborazioni dottrinali e giurisprudenziali. Il lavoro
tuttavia mostra una progressione sicura nella maturazione dello studioso
che potrà attingere più
compiutamente in seguito.
Giudizio
collegiale
Il
candidato, già ricercatore di Diritto del lavoro nella Facoltà di giurisprudenza
dell’Università di Modena e Reggio Emilia, dal 2001 è professore associato di
Diritto sindacale presso la stessa Università, dove è titolare del corso di
Diritto del lavoro. Sempre attivo nei suoi impegni istituzionali e partecipe di
attività di ricerca, presenta numerosi scritti, due monografie pubblicate ed una
monografia in edizione provvisoria. La produzione scientifica appare
caratterizzata da chiarezza espositiva, capacità di analisi e sintesi
ricostruttiva su un vasto spettro di argomenti che spaziano dal lavoro pubblico,
a quello privato, dalla protezione della salute dei lavoratori alla tutela dei
crediti. A quest’ultimo argomento è dedicata la monografia presentata in edizione
provvisoria che segnala una progressione nella maturazione dello studioso. Il
completamento di quest’ultimo lavoro potrà consentire, ad opinione unanime della
Commissione, un giudizio di piena maturità scientifica del
candidato.
Visti
i giudizi individuali e collegiali in merito al curriculum complessivo di tutti i
candidati, ai titoli, alle pubblicazioni degli stessi, la Commissione, dopo
ampia discussione, è passata alla votazione.
Il
Presidente ha ricordato che non è ammessa l’astensione; che i commissari votano
palesemente, in ordine inverso di ruolo e di anzianità, sui candidati in ordine
alfabetico, disponendo ciascuno di non più di due voti
positivi.
La
votazione ha dato il seguente risultato:
Candidato
Voti
positivi
Pellacani
Giuseppe
5
Scarponi
Stefania
5
Pertanto
la Commissione, all’unanimità, ha deliberato di dichiarare idonei nella presente
procedura comparativa, indicandoli in ordine alfabetico, i sottoelencati
candidati:
(cognome
e nome)
1.
Pellacani
Giuseppe
2.
Scarponi
Stefania
Il Presidente della Commissione, attraverso il competente Ufficio dell’Amministrazione universitaria, provvederà a rendere noti ai candidati i risultati della valutazione comparativa mediante pubblicazione nel Bollettino Ufficiale del Ministero, pubblicizzazione per via telematica, nonché mediante affissione all’Albo Ufficiale dell’Università di Modena e Reggio Emilia e all’Albo della Facoltà interessata.
La
Commissione ha quindi dichiarato conclusi i lavori e ha provveduto a raccogliere
tutti gli atti concorsuali in un plico che viene chiuso e sigillato con
l’apposizione delle firme di tutti i Commissari sui lembi di chiusura. Il plico
contenente copia dei verbali delle singole riunioni e copia della relazione
finale dei lavori (triplice copia) nonchè un floppy disk, contenente gli atti
stessi, viene consegnato dal Presidente della Commissione al Responsabile
amministrativo del procedimento.
Modena,
7 febbraio 2003
IL PRESIDENTE
Prof. Bruno Veneziani
I COMPONENTI
Prof. Gian Guido
Balandi
Prof. Alessandro Garilli
Prof. Giampaolo
Loy
Prof. Luisa Galantino
(segretario verbalizzante)